Le automobili sul piccolo schermo
Quando la Mercedes cabrio o il Suzuki Vitara non sono solo delle comparse...
Non è raro che un programma televisivo o anche un film adotti un modello di macchina per sottolineare il carattere, di volta in volta familiare, aggressivo, allegro, eroico, rilassato o spiritoso dovuto ai suoi protagonisti.
Per gli appassionati, il personaggio della fiction Magnum è per sempre legato alla Ferrari 308 GTS del protagonista. Ugualmente per la Pontiac di K-200 o ancora il furgone GMC di A-Team, indissociabili nella mente dei telespettatori. Senza andare fino a questi estremi, dove l’automobile fa parte integrante della sceneggiatura ed è quasi un personaggio a tutti gli effetti, le società di produzione scelgono sempre dei modelli di veicoli che saranno capaci di accentuare il carattere dei pesonaggi, metterli in situazioni a loro vantaggio per sottolineare le loro svariate qualità o di definirli nella scala sociale per far capire ai telespettatori da quale ceto proviene il protagonista. Un trucco che non richiede dialogo : la vista di un uomo alla guida di una Bentley o di una Rolls Royce ci fa capire subito, senza che ci sia bisogno di aggiungere granché, che il protagonista è un uomo benestante, vedi importante. La messinscena di una donna che guida un break Volvo, ci fa indovinare che è una mamma. Questi spunti delle sceneggiature sono costanti, a tal punto che non vi facciamo piu’ attenzione, fanno parte del paesaggio di qualsiasi programma regolarmente guardato.
E i costruttori hanno colto bene quale vantaggio potevano trarre dalla presenza di tale o tal altro modello sullo schermo. Mercedes, negli anni 80, e con la volontà di promuove sia la sua immagine di marca e alcuni dei suoi modelli, non esito’ a proporre ai produttori di essere introdotta regolarmente in alcuni programmi ben scelti. E’ in questo modo che il cabriolet Mercedes SL è molto spesso sullo schermo di puntate prestigiose come Cuore e batticuore o Dallas. Degli sceneggiati televisivi che combaciano perfettamente con l’immagine che vuole trasmettere Mercedes facendo guidare il suo famoso cabriolet a appartenenti (in TV) di un’elevata classe sociale. In entrambi i casi, Mercedes non si accontenterà di essere una comparsa e sarà ufficialmente, in tutti gli episodi, l’automobile degli attori principali Jonathan e Jennifer Hart i giustizieri miliardari (Cuore e batticuore) e quella di Bobby Ewing, magnate del petrolio nella serie Dallas.
I marchi automobilistici hanno capito perfettamente l’indiscutibile vantaggio di fare apparire il loro modello in modo ricorrente e di farne il veicolo degli eroi dello schermo. E’ cosi che il costruttore Suzuki farà apparire nella serie televisiva giapponese di fantascenza X-Or il Suzuki Jimny cabriolet, che aveva da noi il nome di Suzuki Samurai (il nome Jimny arriverà in Europa solo nel 1998 con la comparsa del Jimny che conosciamo). Il piccolo 4x4, che farà la fama di Suzuki, appare in TV ad ogni epidosio e sarà parte integrante della sceneggiatura dato che l’eroe interviene costantemente a bordo e anche molto spesso salta in movimento dal suo Jimny completamente decappottato per intervenire contro i suoi nemici.
In realtà, il veicolo è molto piu’ importante di un mezzo di trasporto comune. Nelle diverse sceneggiature, diventa presto evidente che il protagonista si definisce tramite l’auto che utilizza. Era già il caso al cinema come per esempio, Bullit, interpretato da Steve McQueen, indissociabile dalla sua Ford Mustang o ancora il personaggio di James Bond, intimamente legato alla sua Aston Martin. Quella che è una novità è la raffigurazione dell’interprete principale rispetto a quello che guida. In Californication, l’eroe interpretato da David Duchovny viaggia con una Porsche 911 completamente ammaccata, come lui: l’automobile è ancora una volta il riflesso del suo conducente. In Attenti a quei due, l’elegantissimo Lord Brett Sinclair, interpretato da Roger Moore guiderà una non meno elegante Aston Martin DBS (di colore giallo per sottolineare il lato un po’ stravagante del personaggio), in quanto al suo aiutante Danny Wilde, è alla guida di una sfavillante Ferrari Dino 246 per accentuare l’aspetto presuntuoso ma sportivo del protagonista. Quasi 30 anni dopo, nello sceneggiato Melrose Place , uno dei protagonisti conduce un Suzuki Vitara soft top, ma senza la cappotta Suzuki Vitara al suo posto, sia perchè l’attività si svolge in California ma anche per mettere in evidenza il lato « cool » e leggero del personaggio. Anticonformista anche : come un buon americano, avrebbe potuto viaggiare con una Jeep. Niente, preferisce il Vitara, piu’ divertente, e all’epoca molto di moda : siamo a metà degli anni 90 !
Se l’auto è il riflesso del carattere del personaggio al quale l’attore presta le sue caratteristiche, è anche il riflesso della sua epoca, e un elemento della scenografia : constatiamo che un film è diventato vecchio quando le automobili utilizzate non sono assolutamente piu’ attuali cosi come gli abiti ingannano sulla loro epoca : il collo con le punte allungate degli anni 70 o la lunga Cadillac degli anni 60 hanno uno stilo cosi connotato che rinviano un’immagine obsoleta vedi nostalgica quando li vediamo nei film alcuni decenni dopo.
L’automobile, il suo marchio, il suo stile, e anche la motorizzazione, hanno una grande importanza e sono parte integrante degli strumenti del protagonista e gli sceneggiatori non lasciano nulla al caso, per il massimo profitto dei costrutturi che si spintonano a Hollywood per vedere apparire (o interpretare !) i loro ultimi modelli sperando farli entrare nella leggenda.
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